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5 scomode verità che ogni scrittore dovrebbe sapere

Non è un mestiere per deboli, no, quello dello scrittore è un lavoro duro fatto soprattutto di consapevolezza. Per questo che oggi voglio parlarti di 5 verità scomode che ogni scrittore dovrebbe conoscere

 

1. Ci saranno sempre scrittori migliori di te

Sì caro scrittore, cominciamo con una buona dose di umiltà. A questo mondo ci saranno sempre storie migliori delle tue, carriere più brillanti della tua, autori più apprezzati di te. 

E allora? Allora smettila di fare paragoni perché tanto non servono!

Anziché credere che non sarai mai come quello là prendi quanto di buono può darti l’esempio degli scrittori di successo e punta a migliorarti scrivendo con passione per te e per il tuo pubblico. Solo così potrai davvero godere della tua attività di scrittore. 

 

2. Ci saranno parti del processo di scrittura che non ti piaceranno affatto

Non di sole ispirazioni e forsennati battiti sulla tastiera è fatta la scrittura. Se butti un occhio al nostro blog o ai corsi di scrittura potrai facilmente farti un’idea di tutto il processo che c’è dietro. Struttura, stesura, revisione, editing, etc. e stai pur certo che ci saranno momenti in cui non ti piacerà affatto fare quello che stai facendo, ma non puoi sottrarti se vuoi fare un buon lavoro. Ad esempio molti pensano di poter fare a meno della struttura ma è un grave errore perché solo imparando le regole del gioco allora potrai giocare con trama e personaggi secondo le tue regole e sorprendere i tuoi lettori. 

Punta tutto sulla tua determinazione, se abbandoni un progetto in corso perché pensi di avere una nuova idea più emozionante ma il vero motivo è che vuoi sottrarti a quelle fasi che per te sono più noiose allora non porterai mai a termine il tuo lavoro.

 

3. Non puoi piacere a tutti e dovrai affrontare le critiche

Come ti ho già ampiamente spiegato in un precedente articolo, non puoi piacere a tutti e aggiungo che non tutti capiranno o rispetteranno il tuo ruolo da scrittore. Anche qui entra in gioco la tua determinazione. Se la notte non dormi perché tua mamma non capisce proprio cosa fai al pc tutto il giorno anziché prepararti per il prossimo concorso pubblico allora devi tirar fuori tutta la sicurezza in te stesso che non hai mai avuto e continuare a fare quello che ami nonostante chi ti è vicino proprio non lo capisce.

Allo stesso modo quando riceverai delle critiche (e stai pur certo che le riceverai se il tuo lavoro vale qualcosa), impara a scindere i troll da social network e gli insulti inutili da quelle considerazioni che invece possono darti uno spunto per migliorare e crescere nel tuo lavoro. 

 

4. È improbabile che tu possa diventare un autore a tempo pieno

Forse e è un mantra che ti ripeti tutti i giorni: non potrà mai essere il mio lavoro, non ci guadagno niente, etc. Ma un conto è essere consapevoli del fatto che la strada è tutta in salita e che si raggiunge l’autonomia come scrittori solo dopo un certo numero di pubblicazioni di successo, un conto è usare questa scomoda verità come scusa per non fare lo scrittore. Fai in modo che questa differenza ti sia sempre ben chiara. 

 

5. Non puoi fingere che il marketing non esista

Qualunque sia la strada che sceglierai per pubblicare il tuo lavoro sappi che non potrai non dedicare energia, tempo e soldi alla pubblicizzazione del tuo libro. Il marketing è tutto quindi smettila di storcere il naso e sappi che non sarà la casa editrice a farlo al posto tuo, o meglio, solo quando sarai un autore testato e con un discreto successo allora la casa editrice investirà anche nel marketing, ma fino a quel momento sarai tu a doverlo fare.  

  1.     

    Pubblicare a proprie spese o con un finto editore che chiede il contributo è la cosa piú stupida che si possa fare. Meglio volantinare, allora…

    • Alessandra Caputo

      Ciao Vobiho,
      diciamo che l’autopubblicazione se fatta con criterio e competenza spesso può offrire risultati più soddisfacenti che pubblicare con sedicenti case editrici che ti stampano un centinaio di copie da vendere ad amici e parenti. Ogni esperienza poi può dirci qualcosa in più.

  2. pierina gallina

    chi scrive perché non può farne a meno, pubblica prima a proprie spese poi con editori che pochissimo fanno, ci mettono mesi per dare una risposta… beh, sì, si sente frustrato. Deve poi organizzare le presentazioni, chiedere collaborazioni per il posto, per i lettori, il presentatore, la grafica, i volantini, i giornali… chiamare le persone, spendere in rinfreschi e in libri regalati. Già, tutto questo per un’ora con qualcuno che ascolti. Le vendite poi… su Amazon bisogna aprire il negozio e avere partita iva (in più si tiene una bella percentuale), in libreria è un sogno, a mano ai conoscenti e con la sensazione che ti facciano un piacere… verrebbe da dire “Ma chi me lo fa fare a spendere tempo, notti insonni, per qualche mi piace? ” Eppure, chi scrive, continua a farlo perché non può farne a meno, ma non credo solo per se stesso. Ha bisogno dei lettori. Ha bisogno dei figli di carta.

    • Alessandra Caputo

      Hai ragione Pierina, è proprio così, però si va avanti sempre e comunque perché chi scrive, come hai giustamente fatto notare tu, non lo fa solo per se stesso 🙂
      Per autopubblicarsi su Amazon non è necessaria la partita iva ma solo conoscere bene l’inglese così da comprendere le clausole del contratto 😀

  3. Domenico

    Buona sera.
    Alcuni parenti e amici dicono che sono un poeta e scrittore tuttavia, considerando la mia passione per il medio evo posso essere un menestrello che scrive ciò che ha di fronte ogni giorno. Ho partecipato a molti concorsi letterali e, ho avuto molte richieste editoriali che ho sempre rifiutato. Perchè? Ho sempre pensato che scrivere sia un piacere per se stessi ma, soprattutto un piacere verso gli altri che leggendo quello che scrivo mi regalano un sorriso. Certo, con più di 600 poesie, una trentina di racconti e due libri potrei anche provare a scalare la vetta però, non è nella mia indole il gioco d’azzardo celato negli ambienti editoriali inoltre, non voglio che scrivere diventi una ossessione. Non è giusto? Forse! Scrivere mi ha dato l’esperienza; l’esperienza mi ha dato la saggezza, la saggezza mi ha dato motivo di credere che il sorriso di qualcuno che legge le mie poesie è decisamente meglio della stretta di mano di un editore.

    • Alessandra Caputo

      Grazie Domenico, ciò che conta di più è che agisci in sintonia con ciò che ti fa stare bene e questo allo stesso tempo da al tuo pubblico modo di apprezzare ciò che scrivi. Cosa volere di più dalla vita? 😀

  4. Flavia Macca

    Dopo il quinto libro pubblicato e tante energie (e soldi!!!) spesi per cercare di farmi conoscere al di fuori dell’ambito familiare/amicale, dopo tanto entusiasmo da parte mia e dei miei pochi, ma affezionati lettori, ultimamente sono spesso presa dalla voglia di smettere. Ho capito che come in ogni altro ambito, se non hai le conoscenze giuste o un portafoglio a fisarmonica, nel mondo dell’editoria non emergi. Pessimismo? Non credo, piuttosto realismo… Eppure è così bello far scorrere le dita sulla tastiera, portare avanti la storia di personaggi che diventano parte della tua vita come fossero reali! Alla fine giungo sempre alla stessa conclusione: bisogna tenere duro e accontentarsi delle poche ma importantissime soddisfazioni che l’essere scrittori regala. Grazie per i preziosi consigli Alessandra!

    • Alessandra Caputo

      Grazie a te Flavia,
      non mollare mai perché come hai detto tu le soddisfazioni saranno pur poche ma sono davvero importanti 🙂

  5. Mariateresa Gloria

    ho pubblicato un libro ad aprile, e ho capito da allora veramente bene quanto le reazioni altrui debbano essere trattate con delicatezza. la gente ha il diritto di dire tutto ciò che vuole, perchè ognuno vede qualcosa, che magari non avevo immaginato, e bisogna accogliere i commenti, buoni o cattivi non fa differenza, solo con curiosità: che mi dice questo commento? mi può servire? di solito serve. E si va avanti sereni.
    Trovo importantissimo il 5° punto sul marketing che è la mia bestia nera… il mio editore mi aveva assicurato tante cose, e invece devo imparare a fare da me! Grazie dei consigli

    • Alessandra Caputo

      Ti capisco Mariateresa,
      quello del marketing è un po’ uno scoglio per tutti.
      Ma con tanta dedizione e passione per ciò che facciamo superiamo anche questo!
      Grazie a te per aver condiviso il tuo punto di vista 🙂

  6. Pietro

    Grazie, sempre ottimi e preziosi articoli su cui meditare e tenere a mente!

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