Le opere sono state selezionate da un numero di 467 opere iscritte – autori italiani e stranieri: 307 per sezione Poesia e 160 – sezione Narrativa.
VELIA AIELLO
Opera 1° classificata con titolo di Eccellenza – sez. poesie
Intervista
1. Perché scrivi? Cosa ti ha fatto decidere di scrivere?
Non ricordo esattamente da quando scrivo, ma sin da ragazzina ho sentito il richiamo irrefrenabile della penna per dare voce alle emozioni ed alle sensazioni. È stato un bisogno profondo cercare di capire ed esprimere il mondo interiore, di coglierne le sfumature. Fino ad una certa età, però, ho custodito gelosamente i miei scritti, finché ho deciso di partecipare a concorsi e di pubblicare raccolte di poesie, per comunicare e condividere il mio vissuto, la mia vita,di cui poter lasciare un’impronta indelebile.
2. Che soddisfazione trovi partecipando a concorsi letterari?
Solo da qualche anno partecipo a concorsi e sono molto contenta di farlo. Infatti, ciò consente di condividere i propri sentimenti ed i pensieri, di essere ascoltati, di confrontarsi ed arricchirsi. Inoltre, è una gioia essere valutati positivamente.
3. Hai delle emozioni riguardo al premio ottenuto? Sei entusiasta del premio?
Voglio sottolineare che non tutti i concorsi hanno lo stesso livello e lo stesso impatto sull’autore. Questo Premio, come anche gli altri promossi da Centoverba, ha suscitato un’emozione speciale, una profonda emozione, entusiasmo, voglia di partecipare. Grande merito va all’organizzazione ed alla conduzione del concorso.
4.Pensi che sia importante per un autore rumeno di partecipare a concorsi letterari internazionali? Perché?
Ritengo importantissima la partecipazione a concorsi internazionali. La poesia, come la musica, non ha confini, ha il potere di unire, di accorciare le distanze, di abbattere barriere, di trasmettere un comune sentire.
5. Quali sono i suoi punti di riferimento nella letteratura?
È difficile individuare dei punti di riferimento ben precisi, considerando che la letteratura tutta contribuisce alla formazione e trasmette dei valori universali. L’approccio con ogni autore stimola la riflessione e lo sviluppo del pensiero critico. Posso solo dire che mi sento più vicina agli autori del ‘900.
6. Chi è il suo scrittore di riferimento ?
Io amo la poesia e preferisco leggere poesie. Credo che, come qualcuno ha affermato, “la poesia salverà il mondo”.Dovendone indicare qualcuno, un autore che mi sta a cuore è senz’altro Quasimodo.
7.Cosa pensi che dovrebbe essere fatto per gli scrittori? Cosa manca per la loro promozione? Consiglia tre libri da leggere.
Credo che le opere valutate positivamente nei concorsi letterari meritano di essere conosciute e divulgate mediante accordi fra case editrici, contatti con le scuole e le università. Si potrebbero organizzare sistematicamente presentazioni delle opere e delle antologie realizzate a cura degli editori, coinvolgendo gli autori, in luoghi strategici, interessando vaste aree del territorio italiano.
Fra i tanti libri da leggere propongo:
Il Profeta di K. Gibran; Fiore di poesia di A. Merini; Poesie d’amore di J. Prevert.
8. Che messaggio vuoi trasmettere ai lettori?
Scrivere significa esprimere la vita in tutte le sue sfaccettature, sia sotto il profilo individuale che sotto il profilo sociale, avere capacità di analisi, di sintesi, di critica, soprattutto avere creatività. Credo che l’ arte dello scrivere sia sempre da incentivare, specialmente nella nostra società in cui si rischia l’omologazione ed il conformismo.E bisogna leggere, perché nessun mezzo può sostituire la lettura . Regaliamoci dei libri, perché, come afferma la poetessa E. Dickinson, ” Non c’è nessun vascello che come un libro possa portarci in paesi lontani…”.
9.Considera che esiste una relazione tra la scrittura e la società tenendo conto delle influenze politiche e culturali?
Certo. Lo scrittore non si chiude in una torre d’avorio, non può rimanere neutrale dinanzi ai problemi del mondo. Lo scrivere, sia esso poesia o narrativa, diventa strumento di denuncia di problemi sociali Chi scrive esercita una grande funzione nell’essere testimone del tempo e nel tramandare ai posteri testimonianze socio-culturali.
10.Prossimamente…
Spero di continuare a scrivere.Io ho sempre con me un foglio e una penna, perché ovunque mi trovo spesso sento il bisogno improvviso di immortalare delle sensazioni… Essendo Presidente dell’associazione culturale RinnovaMenti ho l’opportunità di promuovere delle iniziative letterarie e ciò mi gratifica molto.