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Mille e… Una STORIA al tempo del coronavirus – LA FORZA DELLA PASSIONE, OSSIA LA NOSTRA VERA FORZA

Mille e… Una STORIA al tempo del coronavirus – LA FORZA DELLA PASSIONE, OSSIA LA NOSTRA VERA FORZA

Le nostre vite si stanno trasformando, si sono già trasformate, e, nel corso di questo processo evolutivo (chiamiamolo così), stiamo (ri)scoprendo il valore delle passioni. La passione per la vita. La passione per la solidarietà. La passione per il coraggio…

Nessuno di noi, quando, diversi mesi fa, abbiamo immaginato il tema caratterizzante l’11a edizione del premio letterario Mille e … Una STORIA, condensandolo nell’espressione “La passione fa 40!” (fonte d’ispirazione il detto popolare “La paura fa 90”) avrebbe mai pensato che a partire da venerdì 21 febbraio 2020 quella stessa fonte d’ispirazione si sarebbe materializzata così drammaticamente come di fatto è accaduto e sta accadendo.

Proprio fuori dall’uscio di casa.

Il coronavirus, dopo aver colpito Cina e Corea, ha attaccato l’Italia, la Lombardia in particolare.

Da diverse settimane a questa parte stiamo lottando contro l’epidemia da Covid-19: chi in prima fila con straordinario coraggio e altrettanta professionalità (i medici e il personale para-medico, soprattutto), chi – cioè tutti noi cittadini – in retroguardia con senso civico (da parte di quasi tutti) e responsabilità (anche se non mancano le demenziali insensatezze) rispettando le elementari regole di comportamento/sopravvivenza.

Il numero di vite troncate ha raggiunto livelli impressionanti e il senso di incertezza/precarietà che attanaglia tutti noi, nessuno escluso, cresce anch’esso come una marea minacciosa e difficile da arginare al pari del contagio.

La scienza, vale a dire il ‘concentrato’ più efficace che si possa immaginare di conoscenze e competenze, è la nostra arma migliore in questa guerra (non riusciamo a trovare un termine migliore), con l’aggiunta della Provvidenza (ci mettiamo volutamente l’iniziale maiuscola).

La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca”, Albert Einstein.

Il nostro splendido Paese (inteso come Italia) sta affrontando l’emergenza – unica nel suo genere, proprio come il virus, da che esiste la Repubblica – con tutti i problemi del caso (limitazione inevitabile delle libertà personali, cambio radicale delle abitudini di vita, gravi ripercussioni in ambito economico-commerciale, rischio di tenuta del sistema sanitario), affidandosi alle proprie formidabili capacità di adattamento/gestione dell’imprevisto, alle proprie eccezionali abilità resilienti e attingendo alle proprie risorse di voglia di futuro.

Sarà la passione per la nostra vita e per le vite dei nostri cari che ci sosterrà.

Già ora è così.

Ecco perché il tema dell’edizione 2020 del premio letterario Mille e … Una STORIA assume un’importanza indubbia e riveste un’attualità stringente.

Anzi, il titolo dovrebbe essere necessariamente modificato e dovrebbe diventare: “La passione tende verso … l’Infinito”.

Il significato è il medesimo di quello originario, ma lo spirito assume necessariamente una portata amplificata dagli accadimenti che tutti noi stiamo vivendo.

Le nostre vite si stanno trasformando, si sono già trasformate, e, nel corso di questo processo evolutivo (chiamiamolo così), stiamo (ri)scoprendo il valore delle passioni.

La passione per la vita.

La passione per la solidarietà.

La passione per il coraggio.

La passione per il nostro Paese.

La passione per gli affetti familiari.

La passione per il lavoro ben fatto.

La passione per il sorriso.

La passione per ….

Ciascuno di noi sta (ri)scoprendo se stesso, comprendendo come mai prima quanto sia precaria la meraviglia dell’esistenza.

Nulla è scontato, nulla è acquisito per sempre, niente ci è dovuto e tutto va conquistato e preservato con impegno e … passione.

Soprattutto i beni supremi, tipo la libertà, la salute, la vita.

Il coronavirus è dilagato in tutto il mondo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha decretato la pandemia, e la sua minaccia è planetaria.

L’intero genere umano lotta per sopravvivere.

Questa volta non si tratta della trama di un romanzo o della sceneggiatura di un film, questa volta è tutto vero.

Tutti noi siamo protagonisti di una storia a cui dobbiamo sforzarci con tutte le nostre forze, con tutte le nostre volontà, con tutte le nostre passioni di dare un lieto fine, così che ci possa essere immediatamente dopo un nuovo inizio.

“Il coraggio senza prudenza è incoscienza, la prudenza senza coraggio è viltà”: ci sembrano le parole più appropriate per concludere queste riflessioni, nella viva speranza di poterne formulare altre.