L’arco di trasformazione del personaggio traccia la sua evoluzione nel corso di una storia. È un termine usato dagli scrittori per descrivere il viaggio del protagonista da un luogo di relativo agio a un rapido cambiamento, e poi ritorno: in sostanza, un arco.
I personaggi si trovano nella condizione di mettere alla prova le proprie forze e debolezze nel corso della storia: in questo modo, entro la fine del racconto diventano delle persone diverse. Questi cambiamenti potrebbero non essere enormi, ma di certo avranno avuto un impatto fondamentale su di loro, sia in senso positivo che negativo.
In questo post capiremo come uno scrittore possa delineare un arco del personaggio che sia convincente e credibile.
Come delineare l’arco di trasformazione positivo di un personaggio
Quando il protagonista supera ostacoli esterni e difetti interiori per diventare una persona migliore, possiamo descrivere questo processo come un arco positivo del personaggio.
In sostanza questo arco è costituito da tre punti:
- L’Obiettivo: Ogni personaggio ha bisogno di un obiettivo da perseguire. Potrebbe essere quello di innamorarsi. O di fare più denaro possibile. In ogni caso, il suo viaggio sarà ostacolato da…
- La Bugia: Un pregiudizio profondamente radicato che il personaggio ha riguardo a se stesso o al mondo e che gli impedisce di raggiungere il suo vero potenziale. Per poter arrivare al proprio obiettivo, il personaggio deve riconoscere e superare la bugia, affrontando…
- La Verità:Anche se il personaggio potrebbe avere dei suoi personali progetti, l’arco di trasformazione positivo del personaggio ha il proprio obiettivo: che il personaggio migliori. Riesce ad ottenerlo allorquando il personaggio rifiuta la Bugia e abbraccia la Verità.
Per vedere questo arco in azione, osserviamo alcuni classici protagonisti.
Lo Hobbit
Bilbo Baggins conduce una vita tranquilla nel suo buco nel terreno, e gli piace. All’inizio, tutto quello che vuole fare è continuare a condurre una vita fatta di cose semplici. Questo fino a che non si intromette l’evento scatenante…
- L’Obiettivo: Aiutare i nani a recuperare il tesoro rubato e sorvegliato da Smaug.
- La Bugia: Gli Hobbit appartengono alla Contea, circondati dalle loro comodità. Il mondo esterno è pericoloso e fatto per uomini più coraggiosi, quelli che sanno come usare la spada per lottare con i goblin e avere la meglio su di loro.
- La Verità: L’eroismo è più la forza interiore di seguire la propria bussola morale di fronte alle avversità che affrontare il pericolo.
Nel corso del viaggio, Bilbo inizia effettivamente a vincere combattimenti con la spada e a liberare la sua banda da situazioni complesse, dando prova di essere ben più che un tipo da tazza di tè e pipa in bocca. Ma non sono queste abilità a costituire il fulcro dell’arco del personaggio per Bilbo: questi sono i meri veicoli che lo conducono al picco del suo arco, vale a dire il momento in cui egli ruba il tesoro che ha iniziato a corrompere i nani. Alla fine la Verità riguardo alle qualità eroiche che egli possiede viene a galla e lui torna a casa nelle vesti di un uomo migliore.
Canto di Natale
Ebenezer Scrooge è uno scorbutico e vecchio avaro che conduce una vita isolata. Tanto per cominciare, la sua vita è completamente dedita all’accumulo di tanto più denaro possibile. Fino a che l’evento scatenante introduce…
- L’Obiettivo: Non arrivare alla stessa amara fine del suo socio d’affari Marley.
- La Bugia: Il valore di una persona si misura in base alla sua ricchezza.
- La Verità: Una vita circondati solo dalle proprie ricchezze è una vita misera, indipendentemente da quante se ne posseggano.
All’inizio della storia Scrooge è radicato nella bugia e non ha alcun desiderio di guardare oltre; non fino a che Marley appare davanti a lui nelle vesti di un fantasma intrappolato dalla sua stessa avidità e avverte Scrooge che potrebbe spettargli lo stesso destino. Il suo arco ha inizio con l’affrontare il proprio doloro passato: la sua fanciullezza, quando la Bugia ha iniziato a prendere forma. Dato che Canto di Natale è decisamente un’allegoria, il resto della trasformazione del protagonista si svolge in modo piuttosto lineare: ogni nuova visione presentata da un fantasma va a smussare la Bugia, fino al culmine della sua trasformazione: la visione della propria solitaria lapide.
Questo particolare modello per la creazione dell’arco di un personaggio è particolarmente efficace perché fornisce sempre alla storia un fondamento plausibile. Non fa affidamento su una serie di coincidenze fantastiche per guidare lo sviluppo del protagonista, ma richiede semplicemente che il personaggio si renda conto di una certa verità che è sempre stata presente.
Ovviamente non tutti i personaggi cambiano in meglio. Ecco perché esiste anche un arco di trasformazione negativo del personaggio. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.
Come scrivere un arco di trasformazione negativa del personaggio
Non tutti escono vincitori dopo essere caduti in seguito a dei momenti difficili. Noi esseri umani siamo suscettibili e ci lasciamo pesantemente influenzare dalle circostanze che ci circondano. Questo significa che la lotta può avere la meglio su di noi, e un romanzo che descrive in modo accurato la spirale discendente di una persona può essere estremamente commovente e convincente. I personaggi non subiscono necessariamente un cambiamento interiore per il peggio in questo genere di arco: a volte è solo il loro mondo a subire un impatto negativo.
L’arco negativo di un personaggio contiene gli stessi tre elementi base di quello positivo:
- L’Obiettivo:Il medesimo dell’arco positivo: il personaggio avrà un obiettivo. Però, invece di esserne stimolato, l’obiettivo sarà guidato da…
- La Bugia: La convinzione che raggiungere un certo obiettivo porterà a un risultato positivo. Per raggiungere il suo obiettivo, il personaggio accoglie coscientemente o incoscientemente la Bugia, allontanandosi quindi da…
- La Verità:Che l’obiettivo sia sorto da intenzioni malvagie o meno, la verità della faccenda è che si è rivelato autodistruttivo: un lupo travestito da pecora.
Ora vediamo in azione l’arco di trasformazione negativo di un personaggio.
Il Grande Gatsby
Nick Carraway conduce una vita irrequieta nel Minnesota dopo aver completato gli studi a Yale e aver combattuto nella Prima Guerra Mondiale. Per iniziare, il suo scopo nel fare un viaggio a New York è di imparare a conoscere il mondo della finanza. Fino a che l’evento scatenante introduce…
- L’Obiettivo: Avere un assaggio dell’eccitazione della vita d’alta società, senza soccombere interamente ad essa.
- La Bugia: La convinzione che bellezza e ricchezza siano il ritratto della felicità, e inoltre di poter giudicare le persone dal loro aspetto, come se ciò dicesse tutto della loro identità.
- La Verità: Non è necessariamente tutto oro ciò che luccica.
La bugia di Nick è ottimistica e innocua, tanto che fino ad ora la vita non l’ha costretto a metterla in discussione, e anche la East Egg inizialmente la supporta abbondantemente. Come negli archi positivi, all’inizio della storia Nick crede alla Bugia e si impegna in una relazione tira e molla tra Bugia e Verità, che durerà per buona parte del racconto, fino alla vittoria finale della Verità, quando Nick sarà in grado di vedere i nuovi “amici” per quello che realmente sono. Sfortunatamente questa nuova Verità non rafforza il carattere di Nick, ma lo lascia totalmente deluso dalla vita. Il picco del suo arco si verifica quando Gatsby viene assassinato e nessuna delle centinaia di persone che partecipavano alle sue stravaganti feste si presenta a piangere per il suo decesso.
Breaking Bad
Walter White vive un matrimonio felice e conduce una vita onesta lavorando come insegnante di scienze, oltre ad essere padre di un figlio adolescente, ma poi riceve la notizia di avere un cancro ai polmoni in stadio avanzato. Inizialmente è preoccupato dell’improvviso confronto con la sua mortalità. Fino a che l’evento scatenante introduce…
- L’Obiettivo: Vendere abbastanza metanfetamine insieme all’ex-studente-trasformato-in-spacciatore-di-droga Jesse Pinkman, in modo da poter guadagnare i soldi che servono per una cura per il cancro e per assicurare un futuro alla propria famiglia.
- La Bugia: Walter crede di avere il potere di evitare il braccio della legge, la corruzione e di mettere in pericolo la propria famiglia entrando nel mondo della droga.
- La Verità:Walter crede di aver intrapreso un viaggio nobile per supportare la sua famiglia. In realtà si sta ribellando contro la propria mortalità, e a giocare con il fuoco spesso ci si scotta.
Questo arco del personaggio è diverso dagli altri che abbiamo preso in esame, perché Walter è già consapevole della Verità all’inizio del suo arco: preparare le metanfetamine è un’attività rischiosa e non è la soluzione ai suoi problemi. Ma messo di fronte a una morte imminente, i confini della sua etica sono stati improvvisamente spinti da parte, lasciandolo vulnerabile alla Bugia: la convinzione di essere immune alla corruzione. L’arco di Walter lo vede continuamente rifiutare i segnali d’allarme e abbracciare la Bugia, fino a perdere ogni distinzione e arrivare tanto in là da non avere altra scelta che accoglierla del tutto. Alla fine la Bugia lo consumerà e lo porterà a perdere ogni cosa.
Per scrivere un efficace sviluppo del tuo personaggio, cerca sempre la bugia a cui egli crede, la verità a cui può credere e l’obiettivo che lo guida. Spezzettare gli archi in questo modo ti aiuterà ad enfatizzare causa ed effetto e a entrare nel cuore del tuo lettore.
Ottimo articolo su come rendere un personaggio credibile e realistico, verificando se si hanno fatto tutti i passaggi necessari. Farò l’esercizio sia su una storia che ho già creato, sia su un progetto narrativo in fase di prescrittura, per raccogliere tutte le informazioni necessarie sui personaggi di una storia ben precisi.