La lettura non permette di camminare, ma permette di respirare

Come scrivere un romanzo in tre semplici passi

Con questo articolo voglio svelarti un piccolo segreto: animo artistico e organizzazione vanno a braccetto! Esiste infatti l’insana convinzione che la creatività e l’ispirazione siano nemiche giurate della razionalità e della programmazione, ma questa è una colossale menzogna!

Vuoi una prova di ciò che ho appena detto? Prendi uno a caso dei tuoi artisti preferiti e vai a sbirciare la sua routine, poi vieni a raccontarmi se non era un fissato dell’organizzazione! Anche i più dissacranti e caotici dedicavano ore e ore alla loro attività, per migliorarsi, superarsi e allenarsi.

Per esempio il motto di Beethoven era: “Non un giorno senza una riga”.
Ovvero non doveva passare giorno senza che lui avesse scritto almeno una riga di musica.
Ed è proprio per questo che è ricordato da tutti come un genio, perché la sua genialità era basata sul metodo, sullo sforzo e sulla costanza.

Trova il tuo metodo

Già in altre occasioni ho avuto modo di spiegarti che non esiste un unico metodo uguale per tutti o che possa andar bene per tutti. Ognuno deve trovare quello che più gli si addice, in base ai propri tempi e alle proprie inclinazioni. Creare un metodo fatto su misura per noi significa provare a conoscerci più a fondo, a vincere il timore di sfidarsi e anche quello di perdere o restare delusi.

Il primo passo per diventare uno scrittore professionista è quello di trovare il tuo metodo.
Sei più produttivo al mattino? Oppure alla sera? Qual è il luogo in cui ti senti più a tuo agio per scrivere? Saranno le risposte a domande come queste che ti aiuteranno a trovarlo.

Ogni scrittore ha la sua routine

Recentemente questa parola non ha vissuto un periodo felice.
Spesso infatti viene associata alla noia, alla costrizione, alla mancanza di fantasia e all’impossibilità di evasione. Ma la verità è che la routine è la migliore amica di uno scrittore e non c’è scrittore che si rispetti che ne possa fare a meno.

Ovviamente dovrai trovare la tua routine, quella che si adatta come un guanto alla tua vita e agli impegni che la riempiono. Però ricordati che la routine dello scrittore ha tre importanti caratteristiche:

Un orario in cui scrivere tutti i giorni

Si tratta del tuo momento, quello in cui non ci sei per nessuno e che devi difendere a spada tratta con le unghie e con i denti (sì anche se si tratta di dire no alla tua fidanzata o al tuo fidanzato, a tuo figlio, ai tuoi genitori, amici, etc.)
Un luogo dove scrivere tutti i giorni
Trova un luogo dove ti senti a tuo agio nello scrivere e dove non corri il rischio di subire distrazioni o interruzioni. Fallo diventare il tuo luogo sacro.
Un preciso numero di parole da scrivere tutti i giorni
Ovviamente stabilire il numero magico dipenderà solo da te ma ti consiglio di partire con almeno 500 parole al giorno.

Rispetta questi tre punti e niente potrà più separarti dal raggiungimento dei tuoi obiettivi come scrittore!

Non inseguire l’ispirazione

Un altro mito da sfatare è quello dell’ispirazione, questa dea bellissima che si accosta delicatamente al nostro orecchio e ci sussurra idee meravigliose.
Non è possibile inseguirla, certo, ma nel frattempo non si può restare con le braccia conserte in trepidante attesa! Se vuoi essere costantemente ispirato allora non c’è modo migliore che trovare la tua routine e applicarla costantemente ogni giorno.
Vedrai che la sua risposta non si farà attendere!

Hai già sperimentato la tua routine da scrittore? Raccontacela!

  1. Paolo

    L’ispirazione, l’onda portante OK, ma dopo ci vuole metodo, studio della parola e soprattutto bisogna vigilare su ciò che si scrive. Non conta quanto scrivi, ma come e cosa scrivi.

    • Alessandra Caputo

      Assolutamente Paolo,
      senza studio e senza metodo non si arriva da nessuna parte!

  2. Biagio

    L’ispirazione? Viene scrivendo. Raramente, a mio parere, è l’impulso che spinge a scrivere più parole di quante ne occorrano per una frase. È come aprire una porta su un altro mondo. Poi da lì qualcuno detta il mistero che lo scrittore man mano svela…

    • Alessandra Caputo

      È proprio così Biagio, per questo è importante scrivere ogni giorno 😉

      • Domenico

        Penso che l’ispirazione sia importante nello scrivere qualcosa; possiamo anche chiamarla intuito oppure un’emozione non prevista, resta il fatto che non avrei mai potuto scrivere 700 poesie senza questi componenti sopra citati.
        Una frase nel bar, oppure al mercato o magari mentre cammino per strada catturano la mia mente in quella che io chiamo semplicemente l’onda portante. Io sono convinto che si possono scrivere libri di ogni genere senza ispirazione tuttavia, scrivere qualcosa quando si ha l’ispirazione il risultato è molto diverso.

        • Alessandra Caputo

          Grazie Domenico,
          mi piace molto l’espressione “onda portante” con riferimento all’ispirazione.
          Continuiamo ad ascoltarla sempre 🙂

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