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Fraternità Giovanni Paolo 2 (ODV)

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Breviario sul Premio Internazionale di Poesia Itinerante “Dal Tirreno allo Jonio”. Il Premio Internazionale di Poesia Itinerante "Dal Tirreno allo Jonio" nasce in Toscana a Castagneto Carducci (LI) nei Parchi Letterari dedicati a Giosuè Carducci grazie al sostegno economico e morale della Fondazione Roberto Farina Onlus (che il 14 luglio del 2013 ha inaugurato il primo Museo Malacologico del Mezzogiorno d’Italia). Inoltre, va sottolineato il suo carattere itinerante in quanto è l'unico concorso che in Italia, ogni anno, si sposta da città in città. Lo spirito del concorso risente dell'incontro di due mari e della loro gente (per usi, storia, e costumi) e si estende a livello internazionale per dire che la cultura e la poesia superano da sempre i condizionamenti spazio-temporali. I due mari sono il Tirreno, dove tramonta il sole, e lo Jonio che apre le porte all'alba. Tutto ciò per cogliere una metafora intrinseca "Dal Tramonto all'Alba" di universi interiori e dove la fantasia e la creatività non presentano confini regionali, spaziali e temporali, e dove primeggia il risveglio dell'essere piuttosto che l'apparire. Questo per dire che la cultura è la fiamma ardente di tutte le coscienze che, proprio come tali, non possono essere confinate in alcun modo. Il Premio, sempre grazie alla Fondazione Roberto Farina Onlus, promuove anche una mostra itinerante delle più belle conchiglie provenienti da tutti i mari del mondo. La prima tappa suggellatasi il 18 ottobre 2014 ci ha permesso di conoscere meglio i luoghi che influenzarono il grande poeta e premio Nobel Giosuè Carducci in “quel tratto della Maremma che va da Cecina a San Vincenzo” e di scoprire la bellezza paesaggistica, storica e culturale, del Parco Letterario a lui dedicato nella provincia di Livorno. Il tema della prima tappa del concorso letterario di poesia è stato "IL MARE" con le sue bellezze. Per la 1 edizione il Comitato Premio ha visto la presenza del poeta Dante Maffia (candidato al Nobel per la Letteratura), del dr. Antonio Farina (presidente della Fondazione Roberto Farina Onlus), e del dr. Giovanni Mulé (l’ideatore del Premio). La 2 tappa del Premio si è svolta il 5 dicembre 2015 con una Cerimonia di Premiazione presso Palazzo San Bernardino a Rossano (CS) - In viaggio con Giosuè Carducci alla scoperta del Codex Purpureus Rossanensis – patrimonio UNESCO. Tanti sono stati i patrocini morali di prestigio (tra cui il Comune di Rossano, La Società Dante Alighieri e I Parchi Letterari, l’Ateneo Tradizionale Mediterraneo, la collaborazione del “Museo delle Conchiglie di Roseto Capo Spulico) per l’evento poetico che riscosse un successo di presenze e di iscritti. Il comitato direttivo del Premio, in quell’occasione, si avvalse della preziosa collaborazione della poetessa Anna Lauria nella sua qualità di coordinatrice territoriale e per il suo impegno nell’organizzazione della collettiva di artisti per la pittura. Tante le emozioni che si condivisero, soprattutto durante il minuto di silenzio e raccoglimento interiore per le vittime di Parigi e del mondo intero. Con questo concorso si è lanciato il messaggio per un nuovo Umanesimo impregnato di coscienza civile e fratellanza. Questo premio, alla sua seconda edizione, nasce in nome della poesia come fonte di sorgente illuminante e di purezza per lo spirito umano. La 3 tappa del Premio tenutasi a Città de L'Aquila con il tema "La Rinascita" incontra, simbolicamente, il 2016 che si presenta come l'Anno della Misericordia con l'apertura delle Porte Sante per l'indulgenza giubilare. Ciò ci ha permesso di richiamare significativamente la I Bolla del Perdono emanata da Celestino V nel 1294 in una città piena di fascino e intrisa dai segni lasciati dai Cavalieri Templari. L'Aquila si presenta come la città del passato, del presente, e del futuro. La città, dopo l'evento del terremoto del 2009, sembrava abbandonata a se stessa e la scelta della tappa poetica (L'Aquila - una Nuova Gerusalemme) ha voluto significare che eravamo presenti, per spirito di solidarietà, in una città di rinascita esistenziale e culturale come simbolo e metafora di un Nuovo Umanesimo che si rialza dalle proprie rovine in un clima di mediazione culturale tra l'Occidente e il Medio Oriente. La 4 tappa, per l’anno 2017, dal titolo “In viaggio con Dante Alighieri in nome dell’Amore universale”, come filo conduttore, individuerà La città dei Papi dove il famoso Schiaffo di Anagni mise in ginocchio Bonifacio VIII in lotta per la supremazia del potere papale su quello imperiale in un periodo storico dove gli stati europei si stavano evolvendo da monarchie feudali a stati nazionali. In questa cornice culturale si inserisce anche la fine del Medioevo Cristiano, il tramonto dell'Ordine dei Cavalieri Templari, e la nascita di un Nuovo Umanesimo che presenterà i connotati del Dolce Stil Novo, l’Amor Cortese e la Donna Angelo, quest’ultima simbolo della Gnosi che eleva l’Uomo verso le più alte profondità dell’empireo scandagliando gli abissi della coscienza, spettro numinoso – luce che si traduce in Verità e Giustizia. Proprio nella Divina Commedia viene illustrato questo viaggio interiore del Poeta, peregrino di eternità, baciato nel dono della conoscenza dalla grazia celeste, esiliato da alcuni uomini del suo tempo, ma ardente del fuoco della parola che forgia l’essenza di ogni IO. La cerimonia di premiazione avrà il suo epilogo proprio all’interno del Palazzo Bonifacio VIII nella Città di Anagni. La 5 tappa si svolgerà a nel Comune di Castellabate, nel Cilento, in onore del grande poeta Omero e del suo eroe Ulisse che nel viaggio di ritorno verso Itaca non si farà ammaliare dal canto della sirena Leucosia e delle sue sorelle. Punta Licosa e il suo isolotto si trovano, appunto, verso la punta estrema del Golfo di Salerno, promontorio a ridosso di questa cittadina di mare. In quest’area la presenza della sirena è avvertita sin dall’epoca greco – romana ed è testimoniata da una delle quattro porte di Paestum (vedi Sibariti e le loro colonie), Porta Sirena, aperta a Oriente. Il viaggio di Odisseo rappresenta il viaggio di ogni viandante o migrante che si lascia trasportare dal vento della speranza nel dover superare i dissidi interiori dello scoramento e delle proprie paure.

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