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Cosa viene prima, i personaggi o la trama?

Qui rispondiamo a un’annosa questione: cosa bisognerebbe delineare prima: i personaggi o la trama? Tutta la scrittura è soggettiva e non esiste un metodo “migliore”. Il processo creativo è diverso tra uno scrittore e un altro, quindi spetta solo a te decidere che cosa privilegiare.

Per poter fare una scelta consapevole, entriamo nel dettaglio e capiamo cosa come funziona una storia che privilegia l’importanza del personaggio e una che mette al centro di tutto la trama.

Prima il personaggio

Una storia basata sul personaggio esplora lo sviluppo interno dei personaggi principali, i quali si evolvono durante la narrazione.
Un buon esempio è Harry Potter: Hermione, Voldemort, Ron, Sirius Black, Malfoy, Severus: la gente adora tutti i personaggi di questo romanzo perché possono impersonarsi in loro e vogliono sapere come cambieranno nel corso della storia.

È la storia, e non il contrario, che fa da supporto ai personaggi: tutti gli avvenimenti che accadono servono mettere in luce nuove parti della loro personalità, il loro passato e le loro debolezze.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un simile approccio narrativo?

Pro: le motivazioni e le personalità dei personaggi alimentano la trama
Mentre descrivi le motivazioni di un personaggio, scoprirai quali situazioni potrebbero causargli un maggiore conflitto. Imparerai anche come reagisce alle situazioni e come interagisce con gli altri. Tutto questo può aiutarti a trasformare un’idea generale di trama in una complessa rete di conflitti pungenti e di dialoghi realistici.

Se dovessi rimanere bloccato nello sviluppo della trama, puoi usare le mappe dei personaggi per capire come la trama potrebbe evolversi.

Contro: alcuni aspetti del personaggio possono essere difficili da individuare
Non è così facile impostare su due piedi la personalità di un personaggio se non hai un’idea semi-sviluppata della traiettoria che prenderà la trama. A volte avrai bisogno di scrivere parte della storia per tornare indietro alla scheda del tuo personaggio e aggiungere o togliere alcuni dettagli.

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Prima la trama

Una storia che mette al centro di tutto la trama mostra una sequenza di eventi esterni al protagonista e che lui deve superare.
Un buon esempio sono i racconti di Sherlock Holmes o la serie del Dottor House. In entrambi i casi la personalità del protagonista è estremamente delineata, anche se non ha una grande evoluzione durante l’arco di narrazione. Inoltre, se il protagonista risulta molto veritiero, di solito gli altri personaggi non hanno una personalità o una propria storia altrettanto sviluppata.
Ogni racconto o puntata mostra un evento che mette in difficoltà il protagonista, il quale è chiamato a risolverlo, di solito con metodi o intuizioni geniali.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo approccio narrativo?

Pro: permette di selezionare i personaggi perfetti per il lavoro
Conoscere l’ambientazione e gli eventi della trama ti dà un’idea migliore di quali tipi di persone abitano quel mondo, come si comportano e le loro esperienze quotidiane. Mentre sviluppi la trama, puoi capire esattamente quale tipo di personaggio si adatta meglio alla storia. Se la tua trama richiede qualcuno altamente qualificato in combattimento o una persona scaltra e che vive di espedienti, beh, hai già fatto metà del lavoro per sviluppare la scheda del tuo personaggio.

Contro: il realismo dei personaggi può soffrirne
Fai attenzione a non lasciare che le necessità di una trama complessa ti costringano a creare un personaggio non realistico, dato da un mix di caratteristiche diverse che servivano per sviluppare la trama.
D’altra parte, se non riesci ad abbinare il personaggio alla trama, i tuoi lettori potrebbero finire per chiedersi “Perché il protagonista dovrebbe fare una cosa del genere? Non è da lui.”

In conclusione

Qualunque metodo tu scelga, non lasciare che nessun aspetto (sviluppo del personaggio o trama) oscuri l’altro. Trascorri del tempo su entrambi gli elementi prima di lavorare alla prima bozza. Buon lavoro!

  1. annalisa

    scrivo racconti, qualche poesia e partecipo ad un concorso annuale con successo. Penso ad un titolo e se mi piace sviluppo intorno a questo una storia in cui situazioni, descrizioni e personaggi si evolvono in contemporanea. Leggo e rileggo non so quante volte apportando sempre modifiche, tranciando ripetizioni, controllando la punteggiatura e la grammatica ed infine – un lungo lavoro anche su solo tre pagine di racconto – leggo ad alta voce a me stessa per capire se la storia “prende”. Altrimenti cestino. Ovviamente scrivo soprattutto perché mi piace. ciao a tutti

  2. Maria Rita Chiappa

    salve sono Marita,
    per me stessa scrivere un libro (intendo d’amore, perché sono una romanticona) penso che te Emilia abbia ragione. Mentre lo scrivo mi devo emozionare, arrivare persino ad asciugarmi le lacrime che spontaneamente scendono annebbiandomi gli occhi e sentire che la mia anima si fonde con i suoi personaggi. Comunque ognuno di noi ha il suo modo di scrivere e auguro a tutti di veder pubblicare il proprio libro, ottenendo anche un successo di pubblico.

  3. emilia

    A mio modesto parere, non si può stabilire a priori uno schema per dare la precedenza alla creazione del personaggio o della trama di un racconto, di un romanzo o di un qualsiasi elaborato. Per me scrivere è un’espressione dell’anima, del pensiero e della creatività dello scrittore. Limitare questi elementi in uno schema annullerebbe questo processo a discapito della produzione dell’elaborato stesso.

    • Luca

      Salve Emilia, penso che può dipendere se stai scrivendo per te stesso o per un pubblico. Nel primo caso ti do pienamente ragione. Nel secondo, invece, credo che conoscere le tecniche che stanno dietro alla scrittura sia fondamentale per raggiungere il maggior numero di lettori possibili.

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