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Qual è il genere del tuo romanzo?

Oggi parliamo di un argomento importantissimo, in particolare per chi desidera proporre il proprio lavoro a una casa editrice, mi riferisco al genere letterario

Ebbene sì perché, come forse alcuni di voi avranno già avuto modo di sperimentare, la maggior parte delle case editrici nella sezione dedicata all’invio dei manoscritti, chiede esplicitamente di indicarne il genere. 

Inoltre se vuoi diventare uno scrittore professionista non puoi certo ignorare la materia!

 

Cominciamo col dire che esistono molti generi e altrettanti sottogeneri, alcuni tendono a scomparire col tempo (pensiamo ad esempio al romanzo epico cavalleresco) e altri invece sono abbastanza recenti (come l’attualmente gettonatissimo “sci-fi” ovvero science fiction, termine tra l’altro preso a prestito dal linguaggio cinematografico).

 

Non è possibile quindi esaurire il tema con questo articolo ma è senz’altro un buon punto da cui partire. Non perdiamo altro tempo allora e vediamo subito quali sono i principali generi letterari.

 

Cosa definisce un genere letterario?

Prima di perderci nella Foresta di Fangorn dei generi letterari (e così avete anche capito uno dei miei generi preferiti 😀 ) sarà bene capire cosa definisce un genere letterario. 

Solitamente questi quattro punti:

 

 

  • Stile e tecnica
  • Linguaggio
  • Lunghezza
  • Contenuti

 

 

Un errore abbastanza comune è quello di considerare solo l’aspetto dei contenuti. Prendiamo per esempio Harry Potter e Il Signore degli Anelli, magari il contenuto può apparire a grandi linee simile (l’esistenza di un mondo magico, forze del bene e forze del male che combattono fra loro, esseri non umani come hobbit, elfi, etc.) ma senz’altro il linguaggio, lo stile e la tecnica sono diversissimi fra loro e questo fa sì che vengano classificati diversamente. Il Signore degli Anelli è considerato un romanzo high fantasy epico, mentre Harry Potter si trova a cavallo fra il genere fantasy e il romanzo di formazione, soprattutto perché la saga di Harry Potter, per quanto piena di magia, è ambientata comunque nella nostra epoca.

 

I generi letterari

Vediamo adesso una prima classificazione dei generi letterari. Prima di iniziare però voglio precisare che in realtà mi riferisco ai sottogeneri della macro categoria dei romanzi e dei racconti, escludendo tutti gli altri generi che pur sono generi letterari, come il teatro, la poesia, la lirica, il saggio, etc…

Ed ecco a voi una bella classifica:

 

 

  • Fantascienza
  • Fantasy
  • Giallo/Mistero
  • Romantico
  • Storico
  • Horror
  • Per ragazzi
  • Avventura
  • Thriller
  • Umoristico
  • Erotico

 

 

Vi assicuro che non sono stata affatto esaustiva, ma vi prometto che avremo modi di approfondire l’argomento in altri articoli.

 

Come scegliere un genere letterario?

Arrivati a questo punto forse ti starai chiedendo un po’ sgomento a quale genere appartiene quella storia fantasy, ma anche un po’ horror, ma anche un po’ misteriosa e ovviamente dove non manca una sofferta storia d’amore, che stai scrivendo proprio adesso. 

Niente paura, la decisione è solo tua! 

Fermo restando che esistono i sottogeneri specifici (vedi il Signore degli Anelli) così come quei romanzi che si collocano a cavallo fra due o più generi (vedi il nostro caro Harry Potter di cui ti parlavo sopra), sarai tu a scegliere quale sarà la spinta propulsiva che manda avanti la storia: è l’amore? oppure è l’azione? è il mistero? magari è l’ambientazione fantasy?

 

Bene arrivati a questo punto non mi resta che augurarti buon divertimento con i generi letterari e ovviamente chiederti cosa ne pensi tu!

 

  1. gianluigi redaelli

    Come mai non è previsto il genere biografico e autobiografico?

  2. Gaetano Bellorio

    Ho scritto e pubblicato (con editori medi e grandi) 7 romanzi. Non di tutti saprei stabilire a quale genere letterario da voi indicato appartengano.

    • Alessandra Caputo

      Ciao Gaetano,
      come spiego nell’articolo, l’elenco non ha pretesa di essere esaustivo ma solo di citare i generi principali conosciuti.
      Sarebbe interessante però conoscerne di nuovi, fra incroci e sperimentazioni, magari i tuoi romanzi possono essere un buon punto di partenza 🙂

  3. CLAUDIA PALOMBI

    Scusate se mi permetto di puntualizzare, a proposito del vostro elenco di generi letterari. Io direi che “per ragazzi” non possa rientrare tra i generi. Ritengo che, alla base, potremmo parlare di una grande suddivisione nella “macrocategoria” come voi avete definito quella di romanzi e racconti. Ovvero: per adulti / per ragazzi. In entrambe le categorie troviamo ugualmente i generi e i sottogeneri che avete citato. (Tranne forse l’erotico, che di sicuro è ascrivibile nell’elenco “per adulti” mentre potrebbe essere assente nella narrativa “per ragazzi”. Dico potrebbe, in quanto esistono testi, generalmente di formazione, in cui è trattato anche il tema dell’erotismo giovanile, e i protagonisti appartengono alla fascia d’età adolescenziale.) Quindi un fantasy o un giallo saranno a loro volta per adulti o per ragazzi, a seconda del modo in cui saranno stati affrontati e svolti; qui concordo con il vostro elenco di punti: stile e tecnica, linguaggio, lunghezza e contenuti. Grazie.

    • Alessandra Caputo

      Grazie a te Claudia per la puntualizzazione. È un discorso ricco di sfumature e se ne potrebbe discorrere a lungo, l’articolo voleva essere d’aiuto quando ci si trova davanti all’emozionante momento di proporre a una casa editrice il proprio romanzo. In questo caso le stesse case editrici usano dividere i generi nelle macrocategorie di cui sopra.
      Per spiegarmi meglio, se scrivi un romanzo giallo il cui stile, tecnica, linguaggio, lunghezza e contenuti sono pensati ad hoc per i ragazzi allora sarà quest’ultimo il genere da indicare e non il genere giallo.
      Spero di essere stata chiara ma sono qua per qualsiasi dubbio 🙂

      • Claudia Palombi

        Ciao Alessandra, grazie per aver risposto. Sei stata chiarissima. Infatti abbiamo detto la stessa cosa, con sfumature diverse: analizzando stile, tecnica, linguaggio, lunghezza e contenuti, si stabilisce se genere ragazzi o adulti; poi però si vede anche se giallo, horror, fantasy, romantico e così via. Le CE lo hanno ben presente! E anche le biblioteche: al banco non basta chiedere un libro per ragazzi, e dire la fascia d’età; va specificato – e quando non viene detto il bravo bibliotecario, così come il bravo libraio, lo chiede sempre – se il piccolo lettore preferisce per esempio il genere horror, quello avventura, o magari il teatro. (Magari!) Va anche detto che le categorie non hanno tra loro barriere tagliate con l’accetta; sono frequenti, sia per adulti sia per ragazzi, le commistioni fra generi, a volte felici commistioni. Sono certa che il tuo articolo aiuta chi si cimenta con la scrittura a visualizzare una griglia espressiva, e quindi comunicativa; inoltre stimola una riflessione importante sulle linee e sullo stile. Soprattutto per gli scrittori emotivi: senza volerne contenere la foga, anzi, ben incanalandola. 🙂

        • Alessandra Caputo

          Grazie Claudia per le tue bellissime parole 🙂

  4. Rosa E.

    Ci sono tanti scalini da salire e questo è proprio uno di quelli. Io, ad esempio, metto in romanzo una storia vera, una storia d’amore si, ma con tanti altri risvolti, e allora credo che mi troverò, quando la mia opera uscirà dalla mia macchina da scrivere, nella difficoltà di dire a quale genere, o meglio a quale sottogenere appartiene. Molto interessante comunque questo consiglio perchè certamente io mi sarei soffermata su un genere che invece può non essere appropriato.

    • Alessandra Caputo

      Grazie Rosa,
      anche per la poetica immagine dell’opera che esce dalla macchina da scrivere 😀

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