RACCONTI
Si assegna il Primo Premio a:
Fatti vedere da uno bravo di Stefano Crepaldi
Per aver saputo trattare un argomento grave e attuale: la fragilità degli adolescenti di oggi nell’affrontare questo turbo mondo che li porta all’isolamento come gli ikkomori o addirittura il suicidio con numeri di morti in pericoloso aumento tra i giovani. Non riuscire a trovare la propria dimensione, la difficoltà di affrontare i problemi di tutti i giorni e l’incomunicabilità con i genitori diventano ostacoli a volte insormontabili. Temi gravi e delicati raccontati con una sensibilità e con un a maestria fuori dal comune attraverso una storia coinvolgente e mai banale.
Secondo premio a:
Il re dei Pappagalli di Oscar Francioso
La fluidità della scrittura, i tempi e i ritmi perfetti con pause e dialoghi impostati perfettamente in moda da scandire un crescendo di emozioni attraverso lo scorrere della lettura delle pagine del racconto che accrescono così la curiosità e l’interesse del lettore. Per l’abilità di trattare un argomento tragico e macabro come la morte in modo leggero e ironico impreziosito da un finale che chiude nel modo migliore il cerchio del racconto.
Terzo Premio a:
Clochard di Bruno Izzo
Un racconto molto dettagliato dall’atmosfera magica data dai vicoli di Napoli in un giorno di festa indimenticabile come la notte di Capodanno. La profonda umanità emerge in un racconto molto emozionate, il brindare con gli invisibili, un protagonista inaspettato che da ultimo degli ultimi ai margini della società ha invece qualcosa da insegnare a tutti gli altri intorno a lui attraverso un importante lezione di vita e di umanità.
FIABE
Si assegna il primo posto a:
La vecchia che conosceva l’odore delle stagioni di Letizia Jacomelli
Per l’utilizzo perfetto del linguaggio adatto ai ragazzi ma a portata di tutti, raccontando con delicatezza ed estrema sensibilità il rapporto particolare tra nonna e nipote, un rapporto speciale della vita do ognuno di noi che rievoca i ricordi più belli dell’infanzia toccando con estrema maestria le corde delle emozioni. E di essere riuscita ha realizzare un effetto non semplice, far sentire gli odori attraverso la scrittura.
Si assegna il secondo posto a:
Giada e il Mangiascorda di Davide Gregori
Storia molto originale con un grande ritmo, un incalzare degli eventi, raccontata in prima persona attraverso gli occhi innocenti di una bambina. Il superamento della paura, della propria ombra della parte oscura di sé stessi, il racconto delle emozioni forti giungono al lettore grazie all’abilità dell’autore che riesce a tenere il lettore incollato alla pagina fino all’epilogo finale che rappresenta la chiusura perfetta del cerchio narrativo.
Si assegna il terzo premio a:
Rovescio di Paola Bregni
Per il tema semplice ma importante della diversità in una società che omologa e uniforma tutti. Una fiaba in cui abbiamo protagonista un bambino, da definirsi diverso più che anticonformista, dove il diverso, il rovescio, ha un suo senso una sua bellezza e anche se il rovescio può apparire incomprensibile può invece adattarsi agli altri come gli altri possono farlo con lui. Il messaggio che la diversità e un approccio al mondo differente non può far altro che arricchirci come persone e come società.