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Risultati XXIII PREMIO NAZIONALE DI POESIA “ELISABETTA FIORILLI”

Il Circolo Culturale Montepescali rende noti i risultati del XXIII Premio Nazionale di poesia “Elisabetta Fiorilli”, la giuria composta da:

Presidente Sig.ra Giovanna Tagliaferri, Fulvia Perillo, Giulio Gasperini, Adriano Poletto e Gianluca Franci ha esaminato e giudicato 712 liriche di 252 autori, dopo un attento e scrupoloso esame dei testi sottoposti a giudizio, ha deliberato la graduatoria seguente:

 

I° Premio di € 750.00

“D’improvviso su questa stretta valle”

di Marcello Di Gianni — BISACCIA – (AV)

Motivazione: “Poesia molto ricca di suggestioni che collegano e sintetizzano tempi, luoghi e sensibilità in una visione universale.”

 

II° Premio di € 350.00

“Se il tempo”

di Franco Fiorini — VEROLI – (FR)

Motivazione: “Le espressioni, apparentemente semplici e lineari, sono frutto di una distillazione del dire accurata e sapiente. Le strofe raccontano dell’Uomo e dell’Universo, della vita e del Mistero partendo dal quotidiano e dalle scene campestri.”

 

III° Premio di € 250.00

“Dove”

di Andreina Corso — MESTRE

Motivazione: “Dalle profondità della terra a quelle dell’animo umano il passo è breve ed il silenzioso e sofferente ritmo di rielaborazione del dolore è comune.”

 

Premio speciale riservato agli autori della provincia di Grosseto

 

“La fine della vendemmia”

di Guergana Radeva — SCANSANO  (GR)

 

Motivazione: “Colori forti, immagini quasi caravaggesche danzano in una poesia che affida al simbolo di una falena e al ” silenzio di rondini in partenza” il messaggio dell’autore.”

 

Opere segnalate:

 

“Mai potremo dire”

di Annalisa Rodeghiero — PADOVA

 

Motivazione: “Importante riflessione sulla relatività del tempo e sulle collocazioni di passato e futuro. L’autore intuisce la stretta connessione tra passato e futuro senza la quale non vi sono motivi di bene e di speranza.”

 

“Assieme d’altitudini e dirupi”

di Monia Casadei — CESENA

 

Motivazione: “La poesia svela i diversi atteggiamenti dell’animo umano e lo fa con abili pennellate ed arditi accostamenti. Ogni attenta descrizione deve, però, fare i conti con il ” limite dello sguardo” e l’incanto del mistero.”

 

“L’uomo di pietra”

di Maurizio Paganelli — MILANO

 

Motivazione: “Buona parte dei versi della poesia sono riservati a creare un ambiente fatto di conversazioni quasi “silenziose” tra persone ancora vitali, ma provate dagli anni e dalla sofferenza. Queste due ultime caratteristiche improntano tutte le cose descritte: i cespugli, il verde delle olive, l’angoscia di cicale e altro.. Infine arriva l’uomo con i dolori che tolgono il fiato e ai quali non si può o non si sa dare risposta.”

 

“Fugit aetas”

di Nicola Prebenna — ARIANO IRPINO (AV)

 

Motivazione: “Dolce canto che accarezza i desideri, non del tutto sopiti, della giovinezza e li considera come testimoni del fuggire del tempo, ma accanto ad essi valorizza anche altre generose tensioni dell’animo umano.”

 

“L’amore del poeta”

di Fabio Barbon — SPRESIANO  (TV)

 

Motivazione: “Gioco poetico che ruota sulle declinazioni della parola “verso” e riesce a creare un messaggio gradevole e ammiccante.”

 

“La congiunzione”

di Simone Mazzei — CALCI  (PI)

 

Motivazione: “Quasi uno scherzo poetico per una riflessione che allude a realtà più profonde. Possiamo, e con quale esito, unire forzatamente realtà diverse tra loro?”

 

“Nomade perenne”

di Giovanni Troiano — TREBISACCE  (CS)

 

Motivazione: “Importante sintesi della storia umana, che si ripete firmando la propria follia e la propria incapacità con ritmo ininterrotto. L’uomo da sempre dimentica così di essere solo ospite passeggero e di breve durata.”

 

Opere segnalate per gli autori della provincia di Grosseto:

 

“Lisbona”

di Anna Pizzetti — GROSSETO

 

Motivazione: “Il gusto della vita, la voglia di eterna giovinezza che si scontra con l’implacabile evolversi del tempo sono presenti in questo breve e brillante racconto di un’esperienza portoghese.”

 

“Sudata Terra”

di Giancarlo Rosati — ARCIDOSSO – (GR)

 

Motivazione: “La poesia testimonia la fatica spossante del lavoro in campagna sotto il sole, ma anche la gioia ristoratrice di un pasto conviviale gioioso. Insostituibili alcuni termini prettamente maremmani.”

 

“Notturno con granchio”

di Livio Bruni — ORBETELLO – (GR)

 

Motivazione: “Poesia originale, pregna di simbolismi, ma piacevolmente scorrevole.”

 

 

TESTI  POESIE  PREMIATE

 

 

D‘improvviso su questa stretta valle

 

D’improvviso su questa stretta valle

adunate di confessioni incrollabili

e timori senza fonte; voci grigie

si confondo come in oratorio.

 

Così, come rintocchi di campane

mille echi si diffondono nell’aria,

e si ricolma il cuore del suono

di risonanti foreste senza padrone.

 

Già vanno lontane le morte patrie.

E queste fredde e bianche labbra

depongo nel vuoto dell’insonnia,

specchiandomi in un vicino lago.

 

Nella bruma meridiana si piegano

gli alberi al soffio dell’autunno,

e materne rovine si dispiegano

sui fragili rami del mio essere.

 

Così ancora persevero aggrappato

a pallide promesse che un amico

sconosciuto mi canta, e si posa

la neve nel grigio letto del cuore.

 

Nel gelo insolito dell’altura estiva

trascino i finti raggi del vergine

tramonto, e un bianco incantesimo

attorciglia le catene attorno al busto.

 

In metamorfosi sono i secchi torrenti.

E non discernendo ormai le stagioni

giammai andrò incontro alla bruma,

al freddo sole di un lontano cielo

 

Marcello Di Gianni — BISACCIA – (AV)

 

Se il tempo

 

Se il tempo mi donasse un’altra vita

vorrei un padre grande da guardare

e un mare negli occhi di mia madre:

entrarci dentro e sciogliere le vele.

 

Vorrei parlare al cielo ogni mattina,

all’albe chiare delle mie colline

e volare veloce in braccio al vento

a sfiorare i papaveri e le spighe,

 

a rincorrere nenie di cicale

e trionfi di grilli nella sera;

stupirmi poi al fuoco dei tramonti,

danzare con le lucciole alla luna.

 

Se il tempo mi donasse un’altra vita

vorrei assaporar la tenerezza

della mia donna, fatta compagnia;

arrendermi vorrei alla Bellezza:

 

il dono di una sposa resa madre;

io, padre, consegnato alla memoria;

i giovani germogli, come rose,

respiro nuovo dentro il mio giardino.

 

Il tempo sosta un poco e poi riparte,

l’odor di mosto miela la campagna;

chiuso nel seme è il senso dell’ottobre

ma già veste di fuoco il melograno.

 

Se il tempo mi donasse un’altra vita

vorrei tornare dentro le stagioni

e vivere la vita che ho vissuto,

la stessa vita, come l’ho vissuta,

 

col desiderio che mi brucia il cuore,

attesa di un Mistero ch’è presente.

E già scende la brezza del mattino

sul melograno che riaccende il giorno.

 

Franco Fiorini — VEROLI – (FR)

 

Dove

 

 

Dentro la terra

m’invento concime.

Sobria la lacrima

per la mia sete.

 

Andreina Corso — MESTRE

 

MIGLIOR AUTORE PROVINCIA DI GROSSETO

 

La fine della vendemmia

 

Tozzo di pane, cipolla e sale,

colmo il bicchiere nella mano callosa,

sotto le unghie mezzelune viola,

e una, falce d’oro,

sul seno nudo della notte,

fragrante di fermentato autunno.

Notte nera fattucchiera

che balla nella vigna sguarnita,

ubriaca, nell’ora di nessuno,

quando la vecchiaia si specchia giovinetta

e l’ebbrezza scioglie la tristezza,

vino d’annata e spuma di mosto…

 

Sul davanzale una falena,

 silenzio di rondini in partenza

 

Guergana Radeva — SCANSANO  (GR)