Al giorno d’oggi è considerato artista colui che opera nel campo delle arti, come ad esempio i pittori, gli attori e ovviamente anche gli scrittori. Personalmente sono profondamente convinta che l’arte e più in generale la creatività siano caratteristiche condivise da tutte le persone e non solo da pochi eletti.
È un artista chi riesce a suscitare entusiasmo nei proprio alunni, chi pulisce un locale a regola d’arte (e il gioco di parole non è casuale), chi assembla una macchina con precisione, etc. Tutti possono essere artisti nella vita e nella loro professione. C’è chi usa queste qualità solo in alcune occasioni, chi le mette a tacere, chi le coltiva ogni giorno, chi le impiega in ogni contesto. E poi c’è chi grazie a esse riesce a pagarsi le bollette e a guadagnarsi da vivere.
Sta a noi decidere l’uso che ne vogliamo fare e perché.
Quando ho mosso i primi passi verso quello che è poi diventato il mio lavoro e ne parlavo con amici, parenti e conoscenti, ricordo che una delle domande che mi veniva rivolta più spesso era: “E ti pagano?”. Sono abbastanza certa che se il mio lavoro non avesse avuto a che fare con la mia creatività difficilmente mi avrebbero rivolto questa domanda.
Puoi essere un artista e vivere di questo? Sì, ma devi cominciare a eliminare uno a uno molti dei luoghi comuni che affollano la tua mente.
Scopri i nostri corsi!
Essere artisti e vivere di questo: basta con il mito della sofferenza
Il concetto associato alla parola artista è cambiato davvero tanto nel tempo. La radice latina, così come il corrispondente termine greco, sottolineano l’azione, la tecnica e l’esperienza che danno vita a un’opera. Successivamente, grazie probabilmente anche al fatto che spesso le arti si sono fatte promotrici delle rivoluzioni, dei cambiamenti e dei dissensi culturali, si è associata all’artista l’immagine dell’individuo sofferente e incompreso, chiuso nella sua “prigione” creativa e incapace di inserirsi armoniosamente nella società.
Diciamoci la verità, tutti siamo affascinati dall’immagine dell’artista bohémien che è povero in canna, vive in squallide stanzette, ha storie d’amore travagliate, cade spesso vittima dei suoi vizi e poi si risolleva grazie alla sua musa. Proprio come Horacio Oliveira, il famoso protagonista del romanzo di Julio Cortázar. Tutto molto romantico, tutto molto poetico, ma applicabile alla vita di tutti i giorni? Decisamente no, se vogliamo fare della nostra arte il nostro lavoro.
Il successo dall’oggi al domani: un altro mito da sfatare
Nell’epoca dei talent show e dell’endorfina da social network, tra comodità tecnologiche e distrazioni costanti, è difficile staccarsi da un’altra convinzione diffusa: il successo (e quindi il pane quotidiano) arriva dall’oggi al domani, si tratta solo di un colpo di fortuna. Niente di più falso.
Nessun risultato si ottiene senza la fatica e l’impegno, giorno dopo giorno, senza mai arrendersi. Bisogna essere bravi in ciò che si fa, continuare a migliorarsi, pianificare le proprie attività, provare a guardare lontano, decidere il proprio orizzonte.
Puoi essere un artista e vivere di questo, certamente, ma non è una cosa che succederà domani se ci stai pensando oggi. È proprio oggi però che devi cominciare, altrimenti quel domani potrebbe non arrivare mai.
Un ultimo consiglio prima di salutarci: scegli almeno tre personaggi reali che ti ispirano con la loro arte e prova a leggerne biografie e interviste, potresti stupirti di quanto tempo, quanta fatica e quanta dedizione hanno dovuto impiegare prima di “essere famosi” e vivere di questo.
Wow! Bellissimo articolo